giovedì 29 novembre 2007

Per Marco...

Per Marco....

Marco, grazie molto per il commento ..
Si lo so che avevo sbagliato,me ne sono accorta quando lo avevo già salvato.
Ciao,
ciao
Irene.

Martin Lutero

Ciao, noi stiamo studiando la riforma, ecco la storia di Lutero.
Martin Lutero nacque nel 1483. Era figlio di un minatore arricchito e ricevette una buona educazione. Nel 1501 andò all’università per studiare giurisprudenza, ma dopo poco tempo i suoi interessi si spostarono dallo studio delle leggi a quello della religione. Abbandonò allora gli studi giuridici ed entrò in un monastero, dove diventò monaco; nel 1507 fu ordinato sacerdote. Nel 1511 si laureò in teologia e mentre stava approfondendo i suoi studi, fu mandato in viaggio a Roma. Qui rimase scioccato dal comportamento disinvolto del clero romano. Nel 1512 fu designato professore di teologia all’Università di Wittenberg, in Sassonia, uno degli stati del Sacro Romano Impero.

martedì 27 novembre 2007

Quadro di Piero della francesca.

Quadro Di piero e della Francesca.
Ciao, sono irene Fusi ,vi faccio vedere uno deiu quadri che abbiamo visto alla gita che abbiamo fatto il 31 ottobre.
Questo quadro è dipinta Francesca Sforza e il Duca Urbino.
Il Duca viene reso abbellito e il volto di Francesca Sforza è molto pallido perchè indossava una maschera.
Lo sfondo del dipinto è la terra di Urbino.
Dietro questa opera ci sono altri due dipinti e si chiamano trionfi.
Ora vi saluto....
Ciao,ciao , a .tutti.
.

martedì 13 novembre 2007

Una domanda

Secondo voi, leggere un nostro messaggio è importante? Se sì, allora vorrei farvi questa domanda:
chi legge, riesce a farlo meglio quando usiamo per la scrittura questo colore
quest'altro
o quest'altro ancora?

Propongo di fare un sondaggio tra i compagni...

mercoledì 7 novembre 2007

cola pesce

Leggenda popolare trascritta da Italo Calvino
Cola Pesce

Una volta a Messina c’era una madre che aveva un figlio a nome Cola, che se ne stava a bagno nel mare mattina e sera. La madre a chiamarlo dalla riva: - Cola! Cola! Vieni a terra, che fai? Non sei mica un pesce?
E lui, a nuotare sempre più lontano. Alla povera madre veniva il torcibudella, a furia di gridare. Un giorno, la fece gridare tanto che la poveretta, quando non ne poté più di gridare, gli mandò una maledizione:- Cola! Che tu possa diventare un pesce!
Si vede che quel giorno le porte del Cielo erano aperte, e la maledizione della madre andò a segno: in un momento, Cola diventò mezzo uomo mezzo pesce, con le dita palmate come un’anatra e la gola da rana. In terra Cola non ci tornò più e la madre se ne disperò tanto che dopo poco tempo morì.
La voce che nel mare di Messina c’era uno mezzo uomo e mezzo pesce arrivò fino al Re; e il Re ordinò a tutti i marinai che chi vedeva Cola Pesce gli dicesse che il Re gli voleva parlare. Un giorno, un marinaio, andando in barca al largo, se lo vide passare vicino nuotando.
- Cola! – gli disse. – C’è il Re di Messina che ti vuole parlare!
E Cola Pesce subito nuotò verso il palazzo del Re. Il Re, al vederlo, gli fece buon viso.
- Cola Pesce, – gli disse, – tu che sei così bravo nuotatore, dovresti fare un giro tutt’intorno alla Sicilia, e sapermi dire dov’è il mare più fondo e cosa ci si vede!

Cola Pesce ubbidì e si mise a nuotare tutt’intorno alla Sicilia. Dopo un poco di tempo fu di ritorno. Raccontò che in fondo al mare aveva visto montagne, valli, caverne e pesci di tutte le specie, ma aveva avuto paura solo passando dal Faro, perché lì non era riuscito a trovare il fondo.
- E allora Messina su cos’è fabbricata? – chiese il Re. – Devi scendere giù a vedere dove poggia.
Cola si tuffò e stette sott’acqua un giorno intero. Poi ritornò a galla e disse al Re:- Messina è fabbricata su uno scoglio, e questo scoglio poggia su tre colonne: una sana, una scheggiata e una rotta.
O Messina, Messina,Un dì sarai meschina!
Il Re restò assai stupito, e volle portarsi Cola Pesce a Napoli per vedere il fondo dei vulcani. Cola scese giù e poi raccontò che aveva trovato prima l’acqua fredda, poi l’acqua calda e in certi punti c’erano anche sorgenti d’acqua dolce. Il Re non ci voleva credere e allora Cola si fece dare due bottiglie e gliene andò a riempire una d’acqua calda e una d’acqua dolce. Ma il Re aveva quel pensiero che non gli dava pace, che al Capo del Faro il mare era senza fondo. Riportò Cola Pesce a Messina e gli disse:- Cola, devi dirmi quant’è profondo il mare qui al Faro, più o meno.
Cola calò giù e ci stette due giorni, e quando tornò sù disse che il fondo non l’aveva visto, perché c’era una colonna di fumo che usciva da sotto uno scoglio e intorbidava l’acqua. Il Re, che non ne poteva più dalla curiosità, disse:- Gettati dalla cima della Torre del Faro
La Torre era proprio sulla punta del capo e nei tempi andati ci stava uno di guardia, e quando c’era la corrente che tirava suonava una tromba e issava una bandiera per avvisare i bastimenti che passassero al largo. Cola Pesce si tuffò da lassù in cima. Il Re ne aspettò due, ne aspettò tre, ma Cola non si rivedeva. Finalmente venne fuori, ma era pallido.
- Che c’è, Cola? – chiese il Re.
- C’è che sono morto di spavento, - disse Cola. - Ho visto un pesce, che solo nella bocca poteva entrarci intero un bastimento! Per non farmi inghiottire m son dovuto nascondere dietro una delle tre colonne che reggono Messina!
Il Re stette a sentire a bocca aperta; ma quella maledetta curiosità di sapere quant’era profondo il Faro non gli era passata.
E Cola: - No, Maestà, non mi tuffo più, ho paura.
Visto che non riusciva a convincerlo, il re si levò la corona dal capo, tutta piena di pietre preziose, che abbagliavano lo sguardo, e la buttò in mare.
- Va' a prenderla, Cola!
- Cos’avete fatto, Maestà? La corona del Regno!
- Una corona che non ce n’è altra al mondo, - disse il Re. – Cola, devi andarla a prendere!
- Se voi così volete, Maestà, – disse Cola - scenderò. Ma il cuore mi dice che non tornerò più su. Datemi una manciata di lenticchie. Se scampo, tornerò su io; ma se vedete venire a galla le lenticchie, è segno che io non torno più.
Gli diedero le lenticchie, e Cola scese in mare.
Aspetta, aspetta; dopo tanto aspettare, vennero a galla le lenticchie. Cola Pesce s’aspetta che ancora torni.

martedì 6 novembre 2007

uffizi:che spettacolo

Ciao a tutti io sono Andrea e vi volevo
parlare di una gita che abbiamo fatto il giorno 31/10/07
Con la professoressa Sivieri e il professor Lippiello ci siamo recati a uno dei musei più importanti del mondo: il museo degli Uffizi.
La costruzione di questo museo era stata commissionata dai Medici i signori che governarono Firenze dal XIII secolo e la resero una delle città più splendide del globo.
In questo luogo sono custodite molte opere stupende tra cui la Venere del Botticelli e la Primavera dello stesso pittore.
Ci sono anche molte sculture e ritratti di molti re e personaggi famosi dell'epoca.
Questa è sicuramente stata una delle gite più belle che io ho fatto nella mia vita scolastica (dopo quella a Marettimo) e spero di ritornarci anche con i miei genitori o ancora una volta con la mia classe.
Per fortuna ci siamo comportati bene e pensiamo di esserci aperti uno spiraglio per riusiscire ad andare a Marettimo magari per più tempo.
Ciao a tutti i "marinandini", Andry Beneduz

lunedì 5 novembre 2007

CIAO A VOI

BENVENUTI
NEL
MONDO DI
MARINANDO!

MARCO DA SCANDICCI.
P.S. POTETE SCRIVERE QUANTO VI PARE E PIACE,
MA NON SCRIVERE SCIOCCHEZZE!!!!