giovedì 13 marzo 2008

che ve ne pare... naturalmente è inventato! marco

Ero accostato al muro della scuola.
- E ora cosa faccio? Pensai io;davanti all’entrata c’è la mia donna angelo, donna … ragazza angelo; con quelle sue maledette amiche … Chi le capisce le femmine? Stanno sempre in branco, ma sono delle pecore? Forse discendenti dirette !?
Accidenti è già difficile esprimersi Davanti a una figuriamoci davanti a un gruppo, con quelle arpie, che ti spiano e rendono pubbliche le storie private… Peggio di Malebranche!
Mi lasciai cadere adagiandomi al muro rivestito in mattonelle della scuola, inspirai.
- Allora , non devo farmi vedere… Ma … Allora io sono qui e loro …
Mentre ragionavo presi un bastoncino e feci dei segni sulla polvere presente sopra le mattonelle di coccio.
Fortunatamente mancava poco al suono della campanella.
- Ma che diavolo sto facendo!
Il vento muoveva i miei capelli facendoli andare su gli occhi; contemporaneamente mi grattavo il capo succede sempre quando penso.
- E se andassi di fretta! Devo prendere un libro dal professore di scienze … no non è plausibile perché sono così timido maledizione! Nel cortile si sentivano solo i rumori della risata di lei., Nina Manley, la capobranco, la barbiccia della situazione, ma quando si fermeranno le sue mascelle di spettegolare?
Forse a cucirgliele, oppure una botta in testa e perderebbe la funzione del parlare!!
Devo andare!
Iniziai a correre il più velocemente possibile…
-Ciao Marco!
-Lucus infabula… Pure la vista da falco! Pensai io.
- C-c-ciao! Risposi timidamente io
- Come va? Mi chiese lei.
Non sapevo cosa dire, le mie guance stavano arrossendo, quasi avessi tracannato una bottiglia di vino … Il mio cervello era in tilt, zona pericolo!
Iniziarono i tic nervosi prima i piedi, poi le mani.
Con un movimento lento ma deciso non calcolato adagia la mia mano tra i capelli e inizia a grattare violentemente peggio di un cane con le pulci. Mamma che figura!
Lei mi guardava stupefatta che vergogna; come posso spiegare ciò.
-Ah potrebbe essere il morbo del grattacap… nulla non ci crederebbe mai.
Forse potrei esprimermi direttamente, no! Non davanti a malebranche.
La soluzione finale fu l’unica che mi venne in mente: le voltai le spalle e corsi via.
- e se adesso mi odiasse per sempre, non mi vorrà più vedere bè certo!?
“ chi vuol esser lieto sia di doman non c’è certezza”

napo orso capo

1 commenti (+add yours?)

Islanders ha detto...

Ciao, sono IrEnE, Marco ti volevo dire che il tuo testo è bello.
............Bravo Marco.........
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IrEnE(Scuola Enrico Fermi, Scandicci 2F)